L. ROSSETTI - INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA ANTICA (1998)


Apòcrifo

Letteralmente: «nascosto», «oscuro», o anche: «segreto» (dal gr. ¢pÒkrufoj). In età moderna il termine è passato a indicare il falso intenzionale in materia di opere, lettere e altri documenti che potevano attrarre l’attenzione per via dell’autorevolezza e notorietà del loro presunta autore (v. il cap. 4 del volume). Si tenga presente che la parola greca apókruphos viene usata in un’accezione generica («tenuto nascosto», «segreto»), mentre il termine tecnico usato per indicare ciò che noi denominiamo «apocrifo» è pseudepígraphos.

 

 

 


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