ALLA RICERCA DELLE COMUNI RADICI
DELLE FAMIGLIE ROSSETTI
D'ITALIA E D'ARGENTINA
Nel mese di settembre-ottobre 2003, Juan Antonio Rossetti, mi contattava telefonicamente
da Asti per dirmi che tra noi c'era parentela: lui nipote di Giovanni Rossetti emigrato in Argentina,
io figlio di Enrico Rossetti, cugino di Giovanni. Le verifiche incrociate davano perfetta rispondenza
tra le informazioni che Juan aveva della famiglia Rossetti di Jesi e quelle che io ricordavo della
famiglia Rossetti emigrata in Argentina, poiché almeno fino agli anni cinquanta, intercorreva, una
volta o due all'anno, una corrispondenza epistolare tra le due sponde dell' Atlantico. Poi
silenzio.
Fino al 2003.
I primi di aprile 2004, Juan, con sua moglie Monica e le due figlie Victoria e Paula, venne a Jesi
per fare la conoscenza di persona. Il sabato 3 aprile, grazie alla collaborazione ammirevole di Anna
Maria, in quattro e quattr'otto, si riuscì a riunire la quasi totalità dei Rossetti, o ai Rossetti collegati,
per una pizza insieme, alla Pizzeria 2000 di Monsano. Fu grande e gioiosa festa per tutti! Esserci
ritrovati!
Lo scambievole interesse per definire l'intreccio di parentela, mi invogliò a fare ricerche
negli archivi parrocchiali di Mazzangrugno (dove la famiglia Rossetti
risedette fino al 1931) e di S. Maria del Piano (da dove si sapeva che ì lontani Rossetti provenivano). Ma non riuscii ad andare
più oltre della data di morte di nonno Carlo (1920, all'età di anni 81), A me interessava la data di
nascita, perché era norma che nella registrazione dei battezzati, oltre al nome del padre e della
madre, si riportasse anche la paternità dei rispettivi genitori del battezzato (esempio: Rossetti
Enrico, figlio di Carlo, figlio di Francesco). Era l'anello che avrebbe permesso di passare da una
generazione alla precedente. Mi sovvenni che fino agli anni 1920-30 c, per tutte le parrocchie della
città di Jesi il fonte battesimale era unico, quello della Cattedrale. Da qui fu relativamente facile
imboccare il filone giusto. Da Rossetti Carlo, Rosa, Luigi. Sante, al loro Padre,
Francesco; da Francesco a Giovanni; da Giovanni ad Antonio ( 1750 c.). Qui stop.
Perché, andando indietro di almeno 50 anni, il cognome Rossetti, o
Roscetti, o Rosscetti non appare più. Bisognerà cercare
altrove. Una curiosità a cui spero di dare un seguito.
Tutto ciò premesso, ritengo di fare cosa gradevole comunicandovi. in forma schematica, i
risultati della ricerca: l' ALBERO GENEALOGICO della FAMIGLIA ROSSETTI, a partire da
Antonio fino ai giorni nostri, corredato da alcuni documenti: atti di battesimo. o matrimonio, o foto.
E qui un grazie particolare a Livio che, tramite la foto, ha facilitato la lettura del documento più
antico, l'atto di battesimo di Rossetti Giovanni (che allego in formato ingrandito).
Una puntualizzazione importante: la discendenza da Antonio (presumibilmente nato verso il
1750) è sicura, in base a due documenti: l'atto di battesimo di Giovanni e il matrimonio di Giovanni
(archivio di S. Maria del Piano): in tutt'e due gli atti è indicata la paternità di Giovanni, cioè figlio
di Antonio Rossetti e di Cecilia Carotti.
Con l'auspicio di poterci tutti reincontrare prima che sia troppo tardi -
p.e. nella primavera o inizio estate dei 2005 - auguro a tutti un sereno e gioioso Natale, arricchito da abbondanti
benedizioni del Signore.
Don Anselmo
P.S. Cedendo a pressanti e affettuosi inviti. pervenuti dai Rossetti d'oltre oceano e da Livio,
venerdì 3 dicembre, in compagnia di Livio, Fiorella e Giotto, a Dio piacendo. farò un volo
( dopo una tappa in Brasile) in Argentina per incontrare i nostri comuni parenti. Grazie se ci
vorrete accompagnare con un' Ave Maria! Poi vi racconteremo.
Don Anselmo
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