L. ROSSETTI - INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA ANTICA (1998)


Raddoppiamento

Con questo termine si indica soprattutto una peculiarità di svariate forme flesse del verbo greco e latino: quando ad es. «io giuro» diventa «io ho giurato», il greco passa da Ômnumi [òmnumi] a Ñmèmoka [omómoka]; analogamente il lat. posco («chiedo») dà luogo a poposci («chiesi»). In questo caso si ricorre dunque al raddoppiamento per caratterizzare alcuni aspetti dell’azione verbale (di fatto alcune forme declinate del verbo). — Termini prossimi nell’etimo, come diploma e dittografia, hanno tutt’altro significato.

 

 


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