L. ROSSETTI - INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA ANTICA (1998)


Prosopografia

Termine moderno fondato sulla parola prÒswpon (prosopon, che alla lettera significa «ciò che è davanti agli occhi» e quindi, per estensione, «maschera», «volto», «persona») che viene usato per identificare, in primo luogo, i repertori che propongono l’elenco di tutte le persone reali di una certa epoca di cui si abbia notizia, distinguendo con cura tra gli omonimi ed eventualmente indicando ( brevemente discutendo) le fonti che permettono la loro corretta identificazione. Offrono pertanto una documentazione ben diversa da un indice cumulativo dei nomi. Ben nota, e tanto utile, è per esempio la Prosopographia Attica di J. Chirchner (1901; rist. Berlin 1966; è disponibile anche un Supplement to Kirchner's Prosoipographia Attica, di J. Sundwall: 1910, rist. Chicago 1981). — Si parla, in secondo luogo, di ricerche di carattere prosopografico nel caso delle pubblicazioni finalizzate a metter ordine tra una folla di personaggi storici diversi e a caratterizzarli, sia pure brevemente. Qualcosa del genere fecero, per esempio, Diogene Laerzio e gli autori di Successioni dei filosofi. Più in generale, si considerano prosopografici i dati che servono a identificare, riconoscere, non confondere un certo personaggio.


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